Amanti dell’arte, appassionati di Rinascimento e cacciatori di bellezza: questo itinerario è dedicato a voi. Destinazione San Leo, provincia di Rimini, dove lasciar correre lo sguardo fino all’orizzonte, sui paesaggi che hanno ispirato Piero della Francesca.
Due ricercatrici hanno infatti scoperto che i punti panoramici che hanno ispirato l’illustre pittore rinascimentale per lo sfondo di alcuni suoi dipinti sono nascosti proprio tra le colline del Montefeltro. Questo itinerario è un’avventura sulle orme della storia, seguendo le tracce lasciate dal maestro nelle opere Ritratto di Battista Sforza e San Gerolamo e un devoto.
Il tragitto verso i due Balconi di Piero può essere affrontato come preferite: a piedi, in bicicletta o in auto, a seconda di quale sia il vostro mezzo di trasporto preferito.
Prima tappa: il balcone si trova in località Varco Biforca-Tausano ed è allestito sul Monte Gregorio per osservare il fondale del Ritratto di Battista Sforza, opera conservata nella Galleria degli Uffizi a Firenze.
Il punto di fuga della rappresentazione si trova sulla Rupe di Pietracuta, non lontano da San Leo. Dalla Rupe, Piero abbraccia un territorio molto esteso che, risalendo il fiume Marecchia sfuma lentamente fino alle cime della confinante Toscana.
Dalla piana del fiume appare un paesaggio fatto di pinnacoli, creste rocciose, argille scagliose, cime appuntite, anticamente nude e guarnite di castelli o torri merlate di indubbia e spettacolare bellezza.
Le corrispondenze sono sorprendenti.
Seconda tappa: poco oltre la rupe del Monte Gregorio si trova il secondo balcone, rivolto verso il mare, che svela il panorama che fa da sfondo al dipinto raffigurante San Gerolamo e un devoto, conservato nelle Gallerie dell'Accademia di Venezia. Alle spalle della scena, infatti, appare un diverso sipario della Valmarecchia: si tratta del settore più vallivo, che va da Monte Ceti fino a Montebello.
Il punto di fuga si trova, come quello del Ritratto di Battista Sforza, nella dorsale di Monte Gregorio ma, in quest’opera, il pittore non adotta una prospettiva aerea, bensì solo panoramica. Mentre il fondale di Battista sale verso l’Alta-Marecchia e la Toscana, quello di San Gerolamo, scende, sfumando fino all’Adriatico.
Si può ben dire che assemblando i due fondali si ottiene l’intera Valmarecchia.
Il terzo balcone di Piero si trova a Petrella Guidi di Sant’Agata Feltria, da cui è possibile osservare quasi l’intero paesaggio rappresentato ne Il battesimo di Cristo, conservato alla National Gallery di Londra.
In realtà il sito più fedele, da cui osservare tutto, sarebbe poco più a valle, proprio sul fiume. Purtroppo non è stato possibile allestire il balcone nella piana alluvionale a causa delle imprevedibili esondazioni del fiume.
Dopo aver ricalcato i passi che intrecciano arte e storia, è giunto il momento di fare tappa a San Leo, dove esplorare un altro punto di riferimento dell’epoca in cui visse Piero della Francesca: il Forte Rinascimentale, un incredibile connubio tra arte, storia e natura, con il privilegio di dominare su tutta la vallata circostante.
Qui, inoltre, è visitabile la cella dove Cagliostro fu imprigionato fino alla morte.
Prima di concludere questo percorso, c’è tempo anche per una tappa gourmet: San Leo offre una gastronomia straordinaria e sono imperdibili alcune specialità, tra cui i tortelloni ripieni di bietole e ricotta e il coniglio al finocchietto selvatico.